
WTF?! Qualcuno ha deciso che non abbastanza persone si divertissero a scrivere sistemi operativi. E non si tratta di un kernel minimalista per embedded, no. Parliamo di Loss32, un tentativo di costruire un OS *completo* compatibile con Win32 e Linux, partendo da zero. Cioè, *zero*.
Ok, ammettiamolo, la prima reazione è: “Ma siamo impazziti?!”. Abbiamo già Linux, Windows, macOS… perché reinventare la ruota? Beh, la risposta è sempre la stessa: perché possiamo. E perché, in un mondo pieno di bloatware, vendor lock-in e decisioni di design discutibili, l’idea di avere un OS pulito, semplice e controllabile è tremendamente allettante.
Loss32 non è un fork di Linux o una variante di Windows. È un progetto completamente nuovo, scritto in C e assembly. L’obiettivo è creare un sistema operativo che sia piccolo, veloce e sicuro, con un’enfasi sulla trasparenza e la modularità. E la compatibilità con le API Win32 è una mossa furba: significa che potremmo far girare vecchie applicazioni Windows (quelle che ancora funzionano, ovviamente) senza emulatori o layer di compatibilità.
Cosa significa per noi, gente che passa più tempo a configurare un terminale che a dormire? Beh, significa avere un altro giocattolo con cui smanettare, ovviamente! Potremo contribuire al progetto, studiare il codice, imparare come funzionano le cose a basso livello e magari persino costruire il nostro OS personalizzato. E diciamocelo, c’è qualcosa di incredibilmente soddisfacente nel vedere il proprio codice prendere vita su un sistema operativo che hai contribuito a creare.
Certo, ci saranno montagne di bug da risolvere, API da implementare e ottimizzazioni da fare. Ma è proprio questo il bello, no? La sfida, il problema da risolvere, la possibilità di imparare qualcosa di nuovo. E poi, diciamocelo, il corporate-speak e l’hype intorno ai sistemi operativi moderni ci hanno un po’ stancato. Loss32 sembra un’iniezione di sanità mentale in un mondo che ne ha disperatamente bisogno.
Non aspettatevi di abbandonare Linux o Windows domani. Loss32 è un progetto a lungo termine, e ci vorrà ancora molto tempo prima che sia un’alternativa praticabile. Ma vale la pena tenerlo d’occhio. E magari, se vi sentite particolarmente nerd, dare una mano. Perché alla fine, la tecnologia è fatta per essere smontata, studiata e ricostruita. E Loss32 ci offre l’opportunità di farlo in modo radicale.
